Musarna tra Sorrina Nova e Tuscania

Civita Musarna o semplicemente Musarna, si trova in località Macchia del Conte, 10 km ad ovest di Viterbo, alla sinistra della strada Tuscanese. Il suo nome è associato alla divinità Suri, la stessa di Suri-na, Mu-sarna o Mu-surina. Nella zona è stata ritrovata una tomba risalente alla civiltà locale di Rinaldone, ma non presenta un’arcaicità di stanziamento etrusco. Nel periodo di splendore di Tarquinia, tra il VI e V secolo a.C. non si hanno tracce consistenti di reperti etruschi, tranne il caso di una piccola necropoli posta sulla riva destra del Leia, che lo fa più pertinente al vicino insediamento di Castel Cordigliano.

Musarna

Musarna nasce e si afferma nella seconda metà del IV secolo a.C. quando Tarquinia entrò in crisi per la caduta del commercio marittimo e si trovò costretta a rivolgersi con gli Spurinna all’entroterra dell’Etruria per lo sfruttamento agricolo del territorio. In questi anni si è quindi affermata un’immigrazione dal litorale all’interno, soprattutto della nobile famiglia degli Alethna proprietaria del luogo insieme ad altri clan gentilizi. Negli anni, anche se ancora collegata alla città madre ( Arnt Alethnas ) istituì una sua autonomia amministrativa con un collegio oligarchico politico. Musarna divenne quindi un centro florido per la fertilità agricola della zona ed il crocevia del commercio tra Tarquinia, Surina e la val tiberina. In questo periodo venne costruita un’imponente cinta muraria e vennero create delle complesse opere di canalizzazione delle acque.
Non è dato sapere quanto la città di Musarna abbia partecipato allo scontro tra Tarquinia e Roma nel 281 a.C., ma quando nel 310 a.C., il console Fabio Rulliano con le sue truppe valicò i Monti Cimini e conquistò Surina, Musarna accettò politicamente di entrare nella sfera di influenza di Roma rinunciando ad essere difesa dalle sue imponenti mura. Per molto tempo Musarna continuò a ritenersi Etrusca, come si evince da molte iscrizioni ritrovate dell’epoca, in lingua etrusca e non latina. Con la fine del III e durante l’inizio del II secolo a.C. Musarna entra in una fase di crisi data dal suo isolamento topografico, la via Clodia e la Cassia la lasciarono estromessa dai traffici. Nel I secolo a.C. Musarna era l’ombra di se stessa, tra i tre centri di Tuscania, Surina e Ferento che intanto stavano ritrovando un nuovo splendore. Musarna è la minore delle città della zona e riceve, suo malgrado, le influenze giurisdizionali della vicina Surina dalla quale ebbe anche il nome, mal accettato, come testimoniato da alcuni cronisti medievali sulle lotte leggendarie tra le due città. Il suo isolamento comunque la fa essere uno dei pochi centri scampati alle invasioni barbariche ed arriva almeno fino al VII secolo d.C., per poi seguire un inarrestabile declino con l’esodo dei suoi abitanti sia verso monte a Castel Cordigliano, sia verso valle a Castel Cardinale, luoghi molto più difendibili, infatti Musarna non conobbe fortificazioni medievali.

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Abitante dell'Alta Tuscia e precisamente di Montefiascone
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