In questo articolo elencheremo le tipologie delle varie tombe etrusche presenti nelle necropoli della Tuscia ed in tutta l’Etruria meridionale.
Le trattazioni saranno sintetiche e verranno approfondite man mano che tratteremo dei vari siti etruschi dell’Alta Tuscia.
- Tombe a forno – sono caratteristiche della cultura di Rinaldone, di pianta circolare e con volta emisferica a ricordare quella dei forni domestici.
- Tombe a pozzetto – simili ad un pozzo cilindrico o quadrangolare di profondità variabile che poteva arrivare fino a 2 metri. Nel fondo c’é l’ossuario di varia forma, chiuso da un elmo nelle tombe maschili e da una ciotola in quelle femminili. Queste tombe sono direttamente connesse alla cremazione dei corpi, usanza utilizzata tra il X secolo a.C. ed il VI secolo a.C. in quella che venne poi chiamata la civiltà Villanoviana ( Villanova – Bologna ) che abbiamo incontrato nell’insediamento etrusco del “Gran Carro”.
- Tombe a fossa – di forma quadrata per incinerazione o rettangolare per inumazione, anch’esse di varia profondità ed utilizzate nel periodo tra l’VIII secolo a.C. ed il VI secolo a.C.
- Tombe a cassone – pesanti casse di tufo o peperino contenenti il corpo del defunto e tutti gli oggetti funebri, deposte entro fosse scavate nel terreno, pratica utilizzata tra il VII secolo a.C. ed il V secolo a.C.
- Tombe a camera – all’ingresso abbiamo un corridoio più o meno lungo e stretto ( dromos ), a cielo aperto o coperto. La tomba scavata nel tufo o peperino ha varie forme e può avere uno o più ambienti collegati con sculture a parete e a soffitto. Quando questa tipologia di tomba è ricavata nei ciglioni delle rupi di chiama “rupestre”.
- Tombe ipetrali – tombe risalenti al periodo tra il VII secolo a.C. ed il VI secolo a.C. che hanno una fenditura superiore alle tombe a camera più arcaiche, possono essere a sezione ogivale, quelle più antiche, o con doppio spiovente, quelle più recenti.
- Tombe a tumulo – sono delle classiche tombe a camera, ma con una particolarità, sono sormontate da un monticello di terra o di roccia, il “tamburo”, appartengono all’età etrusca tra l’VIII secolo a.C. ed il VI secolo a.C.
- Tombe a dado – se le pareti della tomba sono libere abbiamo le classiche tombe a dado, mentre se altre parti sono scavate nel tufo o nella roccia abbiamo le semidado. La facciata può avere una porta reale, soprattutto in quelle arcaiche oppure una finta porta in alto. Sono caratteristiche delle necropoli rupestri. Il periodo storico di queste strutture è compreso tra il VI secolo a.C. ed il II secolo a.C.
- Tombe a spina di pesce – sono tombe del periodo che va dalla fine del IV secolo a.C. al primo periodo repubblicano romano ( I secolo a.C. ) e per questo sono anche chiamate tombe a camera etrusco-romane. Nel primo periodo si trovano cadaveri sepolti con il rito dell’inumazione, mentre nel periodo più recente si inizia ad utilizzare vasi ( ollae ) che accolgono le ceneri dei cremati. Si tratta di tombe a camera più o meno grandi ricavate ai lati del corridoio centrale ( che poteva anche accogliere i defunti ), che ricordano per l’appunto una spina di pesce.
- Tombe a corridoio – sono dei lunghi e larghi cunicoli scavati nella roccia, per lo più utilizzate per la sepoltura di etruschi di basso ceto sociale.
- Tombe a colombario – si tratta di camere più o meno grandi comunicanti in serie con delle cellette di 20-30 cm di lato ricavate nelle pareti, dove venivano poste le ceneri della gente povera. Risalgono agli ultimi periodi etruschi ed ai primi romani ( III secolo a.C. ).
- Tombe a pozzo – si presentano con un pozzo che può raggiungere i dieci metri con ai lati delle tacche ( pedarole ) per scendere all’interno. In fondo abbiamo una grande camera e vari ambienti. Questo tipo di tombe etrusche sono di età recente ( II – I secolo a.C. ).
- Tombe alla cappuccina – sono chiamate così perché in sezione risultano triangolari e ricordano il cappuccio dei frati. Questo tipo di sepoltura è per i più poveri e si ritrova in età imperiale fino al Medioevo.
- Tombe antropomorfe – sono delle tombe di forma umana nelle quali veniva adagiato il defunto. Se ne possono trovare molte in provincia di Viterbo e soprattutto lungo il corso della Vezza a Soriano nel Cimino, l’epoca dovrebbe essere tra il periodo etrusco-romano e fino al Medioevo.
In prossimi articoli vedremo i luoghi nell’Alta Tuscia dove si possono ritrovare tombe etrusche di queste tipologie.