Palazzo Farnese di Viterbo

Palazzo Farnese a Viterbo si erge a destra del Ponte del Duomo, un antico cavalcavia fondato su massi di origine etrusca e che aveva il compito di collegare la città al castello. Quest’ultimo è stato poi distrutto dai Viterbesi nel 1244 perché ultima roccaforte degli imperiali. Il primo nucleo del Palazzo risale al 1278, periodo nel quale costituiva parte dell’Ospedale Grande degli Infermi e di pertinenza della famiglia ghibellina dei Tignosi, proprietaria già del gruppo di case che dal Ponte del Duomo si estendeva fino alla cattedrale. Nel 1431 Ranuccio Farnese, tesoriere della chiesa, ottenne la custodia della città di Viterbo e ne prese anche la cittadinanza, dalla successiva unione tra Pier Luigi Farnese e Giovannella Gaetani nacque, a Canino, Alessandro Farnese che divenuto cardinale, scelse il Palazzo come sua abitazione e per questo prese il suo nome.
Alessandro Farnese fu il primo importante papa del Rinascimento con il nome di Paolo III ( 1534 – 1549 ) di cui abbiamo già parlato riguardo al Palazzo Farnese di Gradoli. La costruzione ha pianta pentagonale e venne realizzata da un progetto di Antonio Sangallo il Giovane e portata a termine dall’architetto Vignola, che abbiamo ritrovato in opere sull’isola Bisentina, tra il 1559 ed il 1583. Nel 1561 lo stabile divenne proprietà di Ludovico Chigi. Nel tempo l’intero complesso è stato continuamente sottoposto a dei rimaneggiamenti e si nota la rilevanza artistica di molti pittori che hanno contribuito alla realizzazione dell’impianto decorativo con grandi cicli di affreschi. Tra questi abbiamo Giacomo del Duca, Giovanni de Vecchi, Federico e Taddeo Zuccari. Fanno parte del complesso anche i Giardini Alti, i Giardini Bassi e la Palazzina del Piacere.

La facciata è caratterizzata da modelli rinascimentali di tipo fiorentino che prese piede intorno al Trecento e Quattrocento, evidenti sono le tre bifore archiacute del primo piano. L’influenza fiorentina è visibile anche nelle cornici a bugne piatte che inquadrano le aperture al centro della lunetta del giglio dei Farnese. Il secondo livello è composto da quattro bifore a tutto sesto, simili a quelli del vicino Palazzo Papale e la vicina casa del Pagnotta.

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Abitante dell'Alta Tuscia e precisamente di Montefiascone
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