Tra il X e VIII secolo A.C. in Etruria si assistette al sinecismo, villaggi piccoli si aggregarono in centri sempre più grandi. Un villaggio sulle rive del lago di Bolsena, Bisenzio, si accrebbe moltissimo fino a diventare il centro commerciale più importante dell’Etruria a tal punto da competere con Tarquinia, Vulci e Vetulonia. Questo abitato risiedeva intorno al monte Bisenzio di circa 400 metri di altezza, tra Capodimonte e Valentano.
I reperti trovati nei dintorni di questo monte e nelle parti adiacenti sono numerosissimi e risalgono all’epoca Etrusca ed anche Romana, tra il IX e VI secolo A.C. Nella zona si contano almeno una decina di necropoli e tra le più importanti sono in località Olmo Bello, Polledrara e Bucacce. Le tombe rinvenute sono di varia tipologia ed avevano al loro interno dei reperti molto importanti che oggi sono sparsi in vari musei di tutto il mondo. Tra i reperti più importanti ricordiamo un carrello per incensiere in bronzo del VII secolo A.C. decorato con guerrieri, animali, scene campestri e di caccia; è possibile vederlo nel museo Etrusco di Villa Giulia, a Roma. Oggi la zona è molto tranquilla ed è possibile prendere il sole sulla spiaggia del lago o fare il bagno, chissà, forse dove migliaia di anni fa anche gli etruschi solevano recarsi nelle calde giornate estive.
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